Il direttore della Fondazione Giovanni Agnelli interviene sul Corriere della Sera
Una carriera piatta, stipendi che crescono (poco) solo per anzianità, nessun premio per chi ottiene successi educativi: l’assenza di incentivi per gli insegnanti a migliorare la qualità dell’insegnamento è certo fra le cause dell’attuale disagio della scuola italiana.
In un recente intervento sul Corriere della Sera, Andrea Gavosto enuncia alcune proposte di riforma dei meccanismi retributivi dei docenti, coerenti con i risultati delle ricerche pubblicate nel Rapporto sulla scuola in Italia della Fondazione Agnelli: dare riconoscimento economico a chi si assume ulteriori responsabilità oltre all’insegnamento (funzioni-obiettivo e staff del dirigente); premiare l’intera “squadra” di docenti delle scuole che danno il maggiore ’valore aggiunto’ educativo; tenere conto delle differenze fra domanda e offerta nelle diverse regioni e materie, in particolare, incentivando alla professione insegnante i migliori giovani laureati in quelle discipline (ad es. matematica e scienze) dove già oggi in Italia si comincia ad avvertire carenza di docenti.