In un Land ai primi posti di Ocse-Pisa lo sviluppo della qualità nasce dall’interazione di valutazione esterna, autovalutazione e metavalutazione
Il recente e vivace dibattito italiano intorno ai criteri e agli strumenti preferibili per la costruzione di un articolato e efficace sistema di valutazione nazionale può trovare elementi conoscitivi e spunti critici dalle esperienze europee e internazionali. Mentre, però, molto si sa del sistema di valutazione delle scuole in Gran Bretagna e del lavoro dell’Ofsted – Office for Standards in Education, Children’s Services and Skills, assai meno noto è quanto avviene in altri Paesi.
In questo working paper, Simone Paiano, docente di latino e greco al Liceo Vincenzo Gioberti di Torino, descrive – sulla base di un’esperienza diretta di studio – i principi ispiratori e il funzionamento del sistema di valutazione delle scuole in Sassonia, uno dei Länder della ex Germania Est che occupa una posizione di preminenza nel sistema scolastico della Repubblica federale, sia per risultati di apprendimento (i suoi punteggi in Ocse-Pisa sono fra i migliori del mondo) sia per la capacità di rinnovamento organizzativo.
Fondata essenzialmente sull’integrazione dei dati oggettivi disponibili sulla scuola e gli allievi attraverso visite rigorose e approfondite nella scuola stessa da parte di un nucleo di valutatori esterni (con un ruolo rilevante assegnato all’osservazione delle lezioni), la valutazione delle scuole in Sassonia emerge dal combinato disposto di valutazione esterna, autovalutazione ed elementi di metavalutazione. Nel rispetto del principio che ciascun dipendente pubblico deve fare sempre “il proprio dovere, secondo scienza e coscienza, per dare il massimo”, la valutazione delle scuole in Sassonia non si concretizza in premi o sanzioni agli insegnanti/dirigenti scolastici, né si propone di incentivare la concorrenza delle scuole, ma è finalizzata a uno ‘sviluppo della qualità’ che può avvalersi di un sistema di supporto alla scuole.
Per saperne di più, scaricate il working paper.