www.eduscopio.it è online. John Elkann ha presentato il nuovo portale della Fondazione Agnelli che aiuta a scegliere la scuola superiore
“Entro poche settimane mezzo milione di studenti e le loro famiglie in Italia dovranno scegliere a quale scuola superiore iscriversi. Per una ragazza o un ragazzo è la prima grande scelta della sua vita, un momento importante e per molti aspetti decisivo per il suo futuro. Per aiutarli a scegliere la scuola migliore per ciascuno di essi, la Fondazione Giovanni Agnelli ha creato un nuovo strumento, Eduscopio.it. È un sito web a disposizione di tutti, gratuito e utile non solo per gli studenti e le loro famiglie, ma anche per i docenti e i dirigenti scolastici, che permette di confrontare le scuole italiane, a partire dal modo in cui hanno preparato i loro diplomati per il percorso universitario.”
Così il vicepresidente della Fondazione Agnelli, John Elkann, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa a Milano le motivazioni e le finalità per le quali nasce EDUSCOPIO.it, uno strumento innovativo mai realizzato prima in Italia.
Il nuovo portale offre gratuitamente un servizio agli studenti di terza media e alle loro famiglie per aiutarli a scegliere in modo più consapevole la scuola superiore a cui iscriversi. Con EDUSCOPIO.it, infatti, potranno confrontare la qualità di oltre 4.000 scuole superiori in tutta Italia, in relazione a uno dei loro compiti fondamentali: la capacità di preparare e orientare gli studenti agli studi universitari. L’idea di fondo del progetto è analizzare uno degli esiti successivi della formazione secondaria – la frequenza all’università – per trarne un’indicazione di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui i diplomati provengono. I risultati universitari, infatti, riflettono e danno informazioni anche sulla qualità delle “basi” formative ricevute, sulla bontà del metodo di studio e l’utilità dei suggerimenti orientativi acquisiti presso le scuole secondarie. In questa prospettiva, EDUSCOPIO.it fornisce informazioni comparabili sulle scuole italiane che offrono gli indirizzi del liceo (classico, scientifico ecc.) e anche dell’istituto tecnico (economico e tecnologico), poiché oggi anche questi ultimi mandano molti loro diplomati all’università. EDUSCOPIO.it, invece, non esamina gli istituti professionali, la cui missione prioritaria è preparare al mercato del lavoro subito dopo il diploma.
Come funziona EDUSCOPIO.it? La Fondazione Agnelli ha analizzato i risultati al primo anno di università di 700mila diplomati italiani (i voti agli esami, ma anche i crediti, perché all’università è importante avere buoni vuoti, ma anche superare gli esami nei tempi previsti) negli anni 2009-10, 2010-11 e 2011-12. Sulla base di questi propone in modo semplice e trasparente informazioni utili a capire se la scuola superiore dove questi studenti hanno preso la maturità ha svolto un buon lavoro.
Per avere più idee su quali siano le scuole che maggiormente soddisfano le proprie aspettative e inclinazioni, lo studente non dovrà fare altro che indicare (a) quale indirizzo vuole scegliere alle superiori e (b) in quale comune italiano risiede. In un paio di click avrà la possibilità di confrontare gli esiti delle scuole che si trovano nella sua zona e offrono quel percorso di studi. In questo modo, EDUSCOPIO.it permette, grazie a informazioni oggettive e trasparenti, di integrare i suggerimenti di orientamento ricevute dalle scuole stesse e dal Miur, andando al di là del “tam-tam” e del “passaparola” che oggi sono ancora modalità assai diffuse per la scelta di una scuola.
In coerenza con la filosofia di “servizio alle famiglie” alla base del progetto, che rappresenta un’evoluzione di quelli già realizzati negli anni scorsi dalla Fondazione per alcune regioni italiane, l’intenzione non è dunque suggerire quale sia la “migliore scuola d’Italia” o “la migliore scuola della Regione”, ma piuttosto quale possa essere la scuola “più giusta” per ciascuno studente, là dove vive.
Infine, EDUSCOPIO.it è anche una risorsa utile per i docenti e i presidi, con dati per sapere che cosa hanno fatto i loro diplomati dopo la maturità. Si tratta di informazioni che oggi spesso le scuole non riescono ad avere, attraverso le quali potranno essere maggiormente responsabilizzate rispetto alla preparazione e all’orientamento in uscita in vista degli studi universitari.