Oggi a Torino alla Pastorale dei Migranti: ricerche, progetti per le scuole, risorse
È stato presentato oggi il Bilancio Sociale della Fondazione Agnelli per il 2017. Dal 2010 la Fondazione ha scelto questa modalità di rendicontazione e comunicazione, sempre più diffusa e validata a livello internazionale, per fare comprendere attraverso parametri oggettivi quale sia il contributo che l’istituzione di anno in anno dà alla comunità nazionale e locale sotto forma di ricerca e di progetti nel campo dell’education, dell’innovazione e della solidarietà sociale.
La presentazione ha avuto luogo a Torino presso l’Ufficio per la Pastorale dei Migranti. Sono intervenuti Sergio Durando, di Pastorale dei Migranti e ASAI; Stefania Boschetti, partner della società EY, che come ogni anno ha curato le elaborazioni dei dati secondo gli standard internazionali della rendicontazione sociale, e Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli.
Nel 2017 la Fondazione ha prodotto 3,6 milioni di euro di valore aggiunto suddivisi nelle tre principali aree di attività: 800mila euro destinati a programmi di ricerca sul sistema scolastico e universitario, 2,2 milioni euro in progetti a favore dell’istruzione e, infine, 600mila euro in interventi di solidarietà sociale. Circa altri 2 milioni di euro di valore aggiunto sono stati destinati ad attività future.
Sono stati ricordati i principali programmi di ricerca nel campo dell’istruzione, i progetti per e con le scuole (fra i quali Eduscopio.it, Torino fa scuola e Combo. Il laboratorio didattico della Fondazione Agnelli, come pure quelli nel campo dell’innovazione e dell’imprenditorialità giovanile, gli interventi di solidarietà sociale.
Il focus di quest’anno è stato il progetto Italiano per Studiare, che da otto anni (sta partendo la nona edizione) la Fondazione promuove insieme ad ASAI – Associazione di Animazione Interculturale in favore di studenti di origine straniera nelle scuole medie a Torino. Il progetto propone corsi pomeridiani di 40 ore tenuti da insegnanti specializzati e fino ad oggi ha coinvolto oltre 1800 studenti di origine straniera delle scuole medie dell’area metropolitana torinese (24 scuole ogni anno).
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