A valle delle osservazioni critiche di FLC-CGIL al nostro dossier
In un commento pubblicato sul proprio sito, la FLC-Cgil muove alcune critiche alla metodologia e all’uso dei dati del nostro Dossier Le risorse per l’istruzione: luoghi comuni e dati reali reso pubblico qualche giorno fa. Questa nota intende chiarire i dubbi sollevati.
Scrive FLC-CGIL: “Nell’incidenza della spesa nel settore scolastico (in questo caso l’arco temporale considerato è 2008-2020), nel calcolo del costo per studente (anno di riferimento 2021) e nel rapporto studenti/docenti (periodo 1970-2022), la FGA non tiene in alcun conto la spesa per i docenti di sostegno”.
Non è così. I dati di fonte Eurostat e Ocse che abbiamo utilizzato tengono conto di tutto il personale della scuola, incluso ovviamente quello di sostegno. Anche la serie storica del rapporto studenti/docenti (1970-2022), la cui fonte è Ministero dell’Istruzione e su cui torneremo, tiene conto dei docenti di sostegno.
Si noti poi che un’intera sezione del dossier (slide 13-15) è proprio dedicata ai docenti di sostegno e, in particolare, alla fortissima crescita di quelli a tempo determinato.
Un’altra critica è di avere svolto la nostra analisi del corpo docente a partire dal 2011. Secondo FLC-CGIL tale scelta sarebbe “molto significativa perché il 2011 (a parte il 2012) è il punto più basso della dotazione organica degli ultimi 20 anni”. Confrontando il presente con il 2011, sarebbe stato dunque facile dimostrare che negli ultimi anni (a partire dalla Buona Scuola) gli insegnanti sono in crescita.
La spiegazione è più semplice. Abbiamo iniziato dal 2011 perché è il primo anno in cui abbiamo a disposizione dati disaggregati (posti comuni vs posti di sostegno / posti a tempo indeterminato vs posti a tempo determinato) sulla composizione del corpo docente.
In ogni caso, basta dare un’occhiata al grafico 12 del dossier, che mostra l’evoluzione storica del rapporto studenti/docenti dal 1970 al 2022 (sono dati del Ministero dell’Istruzione, ma aggregati) per vedere che il numero dei docenti negli ultimi anni scolastici (ad esempio, a.s. 2021-22, circa 856mila, escluso contingente COVID) è cresciuto a livelli analoghi se non superiori a quelli del periodo che precedono i tagli di Gelmini-Tremonti (ad esempio, a.s. 2006-7, circa 852mila).