Al via l’edizione 2024 del progetto coprogettato e promosso da Fondazione Agnelli e Save the Children in 8 città italiane, in collaborazione con scuole in aree di svantaggio sociale e a rischio di povertà educativa
Al via anche quest’anno Arcipelago Educativo, un intervento coprogettato e cofinanziato da Save the Children e Fondazione Agnelli, nato durante la crisi del Covid-19 per offrire – in collaborazione con scuole e famiglie – un’azione specifica di contrasto alle perdite di apprendimento estive (learning loss), in particolare, a favore di studenti in condizione di svantaggio socioeconomico, in territori carenti o privi di opportunità educative.
Arcipelago Educativo ha coinvolto direttamente dal 2020 oltre 2.200 bambini, bambine e adolescenti e 350 docenti.
L’edizione 2024 di Arcipelago Educativo, appena partita, coinvolge oltre 480 bambine, bambini e adolescenti tra i 9 e i 14 anni, che frequentano 37 scuole di 13 Istituti Comprensivi in otto città: Torino, Milano, Venezia-Marghera, Aprilia (LT), Brindisi, Napoli, Rosarno (RC) e Palermo, in collaborazione con diversi partner territoriali. Il programma prevede 100 ore di intervento educativo in presenza: attività laboratoriali e ludiche in piccoli gruppi, iniziative di outdoor education, cui si aggiunge anche un tutoraggio personalizzato su obiettivi specifici individuati con i docenti della scuola.
I benefici del progetto per il contrasto al learning loss e per il rafforzamento delle competenze delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi coinvolti sono dimostrati anche da una valutazione indipendente, realizzata da FBK-IRVAPP nel 2022 e nel 2023, attraverso due diversi rapporti, su incarico di Save the Children e Fondazione Agnelli. Grazie all’intervento, studentesse e studenti che partono da condizioni di maggior svantaggio hanno potuto non solo compensare le perdite estive, ma anche migliorare gli apprendimenti rispetto ai livelli raggiunti alla fine dell’anno scolastico, con un progresso stimato corrispondente a circa 2 mesi di apprendimento in matematica e a 3,5 mesi in italiano. Non solo: chi ha partecipato mostra al termine dell’esperienza maggiore interesse e motivazione allo studio e un rafforzamento della capacità di socializzazione.
“Queste valutazioni confermano che la pratica di Arcipelago Educativo e il modello di intervento che lo guida sono efficaci; – ha sottolineato Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli – il lavoro in collaborazione con le scuole ha consentito di contrastare i rischi di perdita di apprendimenti in una misura che è andata oltre le aspettative. E, allo stesso tempo, ha portato benefici agli studenti in termini di motivazione allo studio, aiutando inoltre ciascuno a rafforzare le proprie competenze socioemotive e relazionali. Ma al di là dei suoi positivi risultati specifici contro il learning loss estivo, crediamo che Arcipelago Educativo dia un contributo importante alla riflessione sui modelli pedagogici, didattici e organizzativi che possono oggi aiutare chi governa le politiche dell’istruzione e gli stessi istituti ad affrontare una delle criticità più gravi della nostra scuola: i ritardi di apprendimento, che si manifestano con forti divari soprattutto socioeconomici e territoriali, portando a livelli inaccettabili di abbandono scolastico come pure di dispersione ‘implicita’, che riguarda i troppi studenti che raggiungono sì il diploma, ma non hanno conoscenze e competenze sufficienti”.
“Non dobbiamo rassegnarci all’idea che, per i bambini che vivono in contesti svantaggiati, l’estate si traduca in un aumento del rischio di povertà educativa. Arcipelago Educativo è nato 4 anni fa proprio per contrastare questo rischio, assicurando opportunità educative e ricreative di qualità specie per chi ne ha maggior bisogno. Con il contributo di Fondazione Agnelli abbiamo messo in campo un intervento basato sul coinvolgimento attivo delle scuole, delle famiglie, del terzo settore e degli stessi ragazzi e ragazze e ne abbiamo verificato l’efficacia – ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Ricerche di Save the Children – Auspichiamo che da questa esperienza possano essere tratte indicazioni utili per l’implementazione del Piano Estate predisposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e che, a partire dai contesti socioeconomici più difficili, sia garantita da qui in avanti a tutte le scuole la possibilità di programmare, in modo strutturale e condiviso con le risorse educative del territorio, un ricco piano di attività estive, per sostenere la voglia di scoprire e di mettersi alla prova di bambine, bambini e adolescenti, a partire dai tanti che non possono permettersi vacanze estive lontano da casa”.