Lo studio dell’Università di Cagliari traccia il profilo di un campione di DS italiani nell’ambito di un confronto internazionale
Il paper di Adriana Di Liberto, Marco Sideri, Giovanni Sulis (Università di Cagliari) e Fabiano Schivardi (LUISS) illustra i risultati di un’indagine sulle capacità manageriali dei dirigenti scolastici (DS) italiani delle scuole secondarie superiori, confrontandoli con quelli di altri cinque paesi industrializzati (Canada, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Svezia).
Il paper costituisce uno dei fondamenti analitici della ricerca Capacità manageriali dei dirigenti, organizzazione scolastica e apprendimenti degli studenti, curata dall’Universita’ di Cagliari (con il sostegno finanziario della Regione Sardegna) e dalla Fondazione Agnelli, che hanno aderito al progetto internazionale World Management Survey in Schools (WMSS). Il progetto estende alle scuole un sistema di valutazione delle abilità manageriali e della qualità dell’organizzazione, già sperimentato con successo in altri settori, ed è stato sviluppato da esperti di London School of Economics, Harvard Business School e Stanford University.
I dati sono stati raccolti attraverso dettagliate interviste sulle pratiche gestionali di un campione rappresentativo di 338 DS. I risultati indicano che le pratiche manageriali dei DS italiani sono sostanzialmente meno efficienti di quelle misurate negli altri paesi. La differenza non è attribuibile tanto ai maggiori vincoli istituzionali, che pur caratterizzano l’operato dei DS italiani, ma riflettono piuttosto una carenza intrinseca di competenze manageriali. Un ruolo importante sembra essere giocato dal processo di selezione dei DS, che non appare in grado imporre un livello minimo di capacità manageriali ai vincitori di concorso. Questi risultati implicano che qualunque riforma della scuola italiana non può prescindere dal miglioramento delle capacità manageriali dei DS, responsabili principali dell’implementazione delle politiche scolastiche.