Considerazioni di carattere giuridico in una ricostruzione della normativa dagli anni Settanta a oggi
Molte recenti riforme dei sistemi scolastici nei Paesi dell’Unione e a livello internazionale indicano nella valutazione un fattore diagnostico decisivo per migliorare la qualità dell´insegnamento. La valutazione viene, inoltre, proposta come strumento utile per il riconoscimento del merito (dei singoli e delle istituzioni) e per l´incentivazione premiale, per lo stimolo all’impegno e il contrasto alle condotte di segno opposto.
Il rapporto della valutazione con i risultati del sistema scolastico sul versante della prestazione didattica dei docenti, valutazione interna ed esterna, in Italia ha seguito, tuttavia, un accidentato percorso per approdare solo negli ultimi anni ad una qualche soluzione, tuttavia in via di completamento e di validazione.
Il paper di Mario Falanga (Libera Università di Bolzano) ripercorre il percorso di oltre quarant’anni di normativa, partendo dai decreti delegati del 1974 che – con l’affermazione del principio dell’unicità della funzione docente – ostacoleranno per decenni l’evoluzione di una cultura della valutazione, per arrivare ai tempi più recenti, con l’impatto della riforma Brunetta della pubblica amministrazione sul mondo della scuola, l’evoluzione del ruolo dell’Invalsi e le sperimentazioni promosse dal Miur.
Il paper è stato per la Fondazione Agnelli un riferimento cruciale per la stesura del Capitolo 6 del suo Rapporto La valutazione della scuola.