La scuola media è l’anello debole dell’istruzione in Italia: analisi e proposte per ridarle una missione e far ripartire l’ascensore sociale
«Più efficace, perché più equa: il rilancio della scuola media italiana.»
Fra le famiglie e l’opinione pubblica, la scuola media si è guadagnata la fama di anello debole del sistema d’istruzione italiano. Anche i confronti internazionali la vedono penalizzata sul fronte della qualità degli apprendimenti.
Che cosa c’è di vero e perché? Il Rapporto sulla scuola in Italia 2011 affronta in profondità i nodi critici (insegnanti, studenti, risorse educative e organizzative) della secondaria di primo grado, andando alla ricerca delle ragioni del suo malessere e interrogandosi sul senso della sua ‘missione’ presente. Se, infatti, negli anni Sessanta e Settanta la scuola media è servita a garantire l’originario obiettivo di fare crescere la scolarità italiana, attraverso il completamento dell’obbligo, oggi è una terra di mezzo, che non riesce a dare a tutti i ragazzi le stesse possibilità di successo negli apprendimenti.
Come i due precedenti Rapporti, la ricerca si è avvalsa dei contributi multidisciplinari di un’équipe di esperti e nelle sue conclusioni offre indicazioni di policy per un rinnovamento della scuola media italiana nel segno di una maggiore equità ed efficacia.